CP

CP, people counter, convartion rate, conta persone, conversione, sono i svariati modi per definire un indicatore di vendita, o meglio uno strumento, il conta persone appunto, che ci permette di analizzare il tasso di conversione all’interno di un negozio, e quindi uno dei nostri parametri di vendita, o meglio, l’efficacia della vendita.
Non avete mai visto agli ingressi dei negozi strani dispositivi posizionati ai lati della porta, simili quasi a delle barriere antifurto? Di solito sono adornati da maglie appoggiate sopra o fogli appiccicati con l’unico scopo di falsare i dati… Ecco questi aggeggi si chiamano conta persone, ovvero dei dispositivi elettronici che contano i flussi di ingressi nel negozio, in pratica contano quante persone ogni giorno entrano nel tuo negozio. I più moderni sono posizionati al soffitto, fattore che rende impossibile la falsificazione dei dati.
Il dato rilevante è dato dal numero di ingressi, e quindi i possibili clienti che acquistano, in riferimento al numero di scontrini effettivamente emessi. Quindi quanti ingressi io riesco a convertire in vendita, la percentuale derivante da questo calcolo è il tasso di conversione:
Ingressi 100
Scontrini 40
Tasso di conversione 40%
40% di conversione!!!!!!????? Seeeee utopiaaaaaa!!!! Immaginate quante persone ogni giorno entrano in un numero indefinito di negozi! Pensate anche voi quando andate a fare shopping il sabato pomeriggio in centro, in quanti negozi comprate qualcosa? 2? Massimo 3?
Ecco, ora pensate invece nello stesso pomeriggio in quanti negozi siete entrati? Anche solo per 30 secondi, per vedere quella giacca della vetrina, o semplicemente per curiosare, o meglio ancora per ripararvi dalla pioggia!? Ecco…
Oppure pensate a quando siete in pausa pranzo e andate al centro commerciale: non avete molto tempo da dedicare allo shopping eppure anche solo per girovellare in giro entrate in tutti i negozi che riuscite nell’arco di 10 minuti: abbigliamento, accessori per la moto, arredamento, bricolage, profumerie! Insomma ovunque tanto per curiosare.
Sapete qual’è la conseguenza del vostro curiosare: che il cr si abbassa notevolmente e la deduzione derivante da tale dato non è “sai sono entrati molte persone ma tutte in pausa pranzo che non avevano intenzione di comprare ma semplicemente passavano il tempo” ma bensì “il cr parla chiaro team: non agganciate il cliente, avete una vendita per lo più a sel service, non assistite i vostri clienti ma li lasciate soli dentro il vostro negozio!”.
Be io direi una cosa: la verità sta sempre nel mezzo… È vero che tante persone a volte entrano nei negozi semplicemente per ripararsi dalla pioggia o dal freddo, ma è vero anche che se hanno scelto il nostro negozio anziché quello proprio accanto a noi una ragione ci sarà! Senz’altro nel nostro negozio hanno riconosciuto un gusto vicino a loro e alle loro esigenze, per cui basterebbe solo ricordarlo al nostro ospite e mostrargli quanto sappiamo essere in linea con i sui gusti Evidenziando il meglio di noi e di ciò che offriamo.
Una frase che chi lavora nel retail si sente sempre dire è che di solito detesta è: “se un cliente entra nel nostro negozio vuol dire che vuole comprare”… Non è esattamente così è vero, però è vero che ha scelto noi, per solo una ragione o un milione non si sa, fattosta’ che la sua scelta si è indirizzata verso il nostro negozio, sta a noi essere abili a capire chi abbiamo di fronte, cosa lo ha colpito e soddisfare la sua curiosità dimostrata già con il semplice ingresso in “casa nostra”!

CPultima modifica: 2016-03-17T01:19:01+01:00da irenepi86
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